giovedì 23 aprile 2009

Anghiari: storia di un borgo tra cielo e terra


Paese a forte vocazione turistica, grazie anche ai suoi incantevoli panorami, Anghiari vanta origini antiche e si presenta al visitatore con un suo caratteristico aspetto medievale, posizionato su di una altura a dominio della valli del Tevere e del Sovara. Se è già bello osservarlo dalla pianura, ancor più affascinante è il girovagare per l'antico borgo con le sue pittoresche case in pietra, i vicoli, le scale, le suggestive piazzette, testimonianze di valori storici tramandati attraverso i secoli. La manifestazione, che si svolge ogni anno tra la fine di aprile e gli inizi di maggio, gode di grande risonanza, anche per il legame profondo che unisce questa qualificata rassegna alle botteghe di un centro storico tra i più pregevoli dell'Italia centrale, esaltandone ulteriormente la scoperta : il visitatore rimarrà affascinato girovagando per un paese che da subito appare misurato su ritmi lontani da quelli di un raccordo anulare o di una tangenziale, dove basta allontanarsi pochi passi dal centro per ritrovarsi nella pace di silenziosi sentieri immersi nel verde dei campi o nel colore argenteo degli oliveti. In tutta Italia e all'estero Anghiari è conosciuto come polo per l'arte del restauro del mobile antico, con antiquari ed esperti restauratori legati alla storia del locale Istituto d’Arte, una scuola impareggiabile che sta lavorando per allestire il futuro Corso Superiore per l'Arte del Restauro e dotarsi, con la ristrut¬turazione di Palazzo Testi, di un convitto per ospitare studenti da tutto il mondo. Non dimentichiamo che altrettanto invitanti ad Anghiari sono i sapori della cucina, con le portate tipicamente toscane servite talvolta all'interno di suggestivi ambienti antichi.
A ciò si aggiunga la magica atmosfera delle serate conviviali, delle cene organizzate davanti al sagrato di una pieve romanica o all'uscio di qualche casa nel vecchio borgo, dei canti popolari e del teatro, in uno straordinario vortice di frasi sussurrate e di serenate, di pietre scalpellate e martelli, il cui rintocco esce dalle botteghe artigiane poste lungo la ripida discesa.

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Rosa Di Ponzio

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